Apprendimento individuale non stimola l'intelligenza emotiva

 Lavorare in gruppo o Team building

In Italia si predilige un apprendimento individuale rispetto ad un apprendimento che prevede la collaborazione con diverse persone. Questa modalità di apprendimento non consente ai ragazzi e poi ai futuri adulti di sviluppare la capacità del lavoro di squadra. Spesso la scuola italiana incentiva un apprendimento più statico, il professore spiega gli alunni ascoltano e cosi via. Questo modello non prende in considerazione diversi fattori, i ragazzi non possono seguire una lezione di un' ora rimanendo sempre attenti. Anche perché è scientificamente provato che dopo 20 minuti di attenzione il livello cala.
Poi non tutti i ragazzi apprendono alla stessa maniera quindi il modello di apprendimento dovrebbe stimolare tutti gli alunni, proponendo una lezione che preveda  sia la parte teorica ma anche la parte pratica. Perché ci saranno ragazzi che troveranno più stimolante la teoria ed altri la pratica. Visto che la scuola è di tutti i ragazzi, non si dovrebbe stimolare un solo tipo di intelligenza ma cercare di coinvolgere la maggior parte dei ragazzi.

Ma siccome non posso mettere in pratica questo modello educativo possono soltanto sperare che nelle scuole odierne si prenda in considerazione anche questi aspetti. Sarebbe di molta importanza introdurre la figura dello psicologo e del pedagogista all' interno delle scuole per aiutare i ragazzi nella loro crescita. Stimolando in essi il loro potenziale e incoraggiando gli studenti a seguire le loro passioni ma al contempo stesso incoraggiandoli ad acquisire competenze tecniche ( che possono essere usati nel loro possibile lavoro).

Inoltre penso che all' interno delle scuole si dovrebbe incoraggiare lo studio della intelligenza emotiva, per aiutare lo sviluppo completo dell'adolescente facendolo diventare l' adulto di un domani tramite l'affermazione del proprio sè. 
Ecco perchè incoraggerei nelle scuole e nelle aziende momenti ricreativi di "Team building" perchè ci fanno capire che l'unione fa la forza.
Perchè una persona, un individuo può essere tecnicamente eccelso ma se non riesce a collaborare con gli altri, le sue doti tecniche valgono ben poco. Perchè le aziende, le scuole sono una unione di persone, il singolo sicuramente può fare tanto se è tecnicamente bravo ma non può svolgere qualsiasi compito. E se anche una persona pensa di essere preparata in tutto questo pensiero non lo farà vivere bene. Anche lo stesso Socrate aveva detto "So di non sapere", perchè se un individuo pensa di sapere tutto non vorrà imparare più niente quindi di conseguenza diventerà più ignorante con la presunzione di sapere tutto. Quindi La frase "So di non sapere" ci può aiutare a capire che la conoscenza nostra è limitata e che possiamo imparare dagli altri. Ed inoltre questa affermazione ci farà rimanere più umili, perchè so che anche se ho una preparazione eccelsa ci saranno sempre persone più preparate di noi. Se invece penso di sapere tutto su una materia diventerò arrogante e non vorrò imparare più niente.
Esiste una piccola e lieve differenza in due modalità di pensiero, non vedo ci sia nulla di male nel volersi migliorare per cercare di fare il proprio meglio (sapendo di non essere perfetti) mentre penso sia deleterio il pensare di essere preparato a 360 gradi e che nessuno altro può insegnarci niente.
L'approccio delle persone  o dei professori che pensano: io ho studiato, sono preparato ( sembra che hanno studiato più per la posizione sociale che per l'amore della materia) e quindi insegno mettendomi su un piedistallo rispetto agli studenti. Non trattano gli studenti come pari ma stanno più attenti alla formalità, al sentirsi chiamare professore più che a svolgere la funzione di educatore. Quando un professore tiene maggiormente a sentirsi dire bravo, rispetto ad avere insegnato l'amore verso la sua materia secondo me non sta facendo un bel lavoro.

Sperando in una inversione di marcia, condivido con voi un approccio educativo che cerca di creare un apprendimento cooperativo nelle scuole italiane. Dove gli alunni vengono coinvolti in prima persona e sono tenuti a collaborare per raggiungere un obiettivo comune.
Un apprendimento che unisce le differenze e che stimola il rispetto delle diversità.

Condivido con voi l'opinione di una Esperta, buona visione:


Post popolari in questo blog

Fondo per sostegno dei comuni marginali

La società dell'io: Porta l'individualismo sul lavoro

Arte del Riuso