Cosa demotiva la ricerca del lavoro?

Il lavoro dovrebbe essere un diritto di ogni cittadino e dovrebbe creare una indipendenza ed autonomia personale.

La frase "il lavoro nobilita l'uomo" dovrebbe stare alla base della nostra costituzione ma ci sono diversi punti da chiarire. 

Come mai i ragazzi di oggi non si sentono parte integrante della società?



Questa dovrebbe essere la domanda che molte aziende, istituzioni dovrebbero porsi. 

Rivalutare la figura dell' inoccupato, del disoccupato aiutandolo a diventare autonomo questo dovrebbe essere il compito delle istituzioni. Accompagnando il disoccupato nella ricerca di skill che possono davvero creare una competenza da essere utilizzata nelle aziende. Con l'obiettivo di creare un clima di fiducia tra chi "offre il lavoro" e chi "offre le proprie competenze", cioè tra imprenditori e lavoratori.

Perché se pur è vero che gli imprenditori investono economicamente nelle proprie aziende ed anche vero che i collaboratori investono anche sulla medesima azienda ma a livello di competenze. L'azienda non è soltanto dell'imprenditore ma è l'unione di collaboratori. imprenditori che collaborano per un bene ed obiettivo comune. E se tra collaboratori, impiegati ed imprenditori esiste un legame di rispetto e fiducia reciproca l'azienda andrà con molta probabilità bene.

E' scientificamente provato che in un clima collaborativo e di coesione le prestazioni professionali sono nettamente superiori rispetto ad un clima ostile dove ogni dipendente lavora solo per accrescere il proprio prestigio personale e ricavare una maggiore notorietà rispetto agli altri. 

Considerando questi fattori come importanti penso che chi dovrebbe aiutare a fare diminuire il livello di disoccupazione nel territorio italiano e nello specifico siciliano dovrebbe rendere interattivo la ricerca del lavoro.

Perché rendere la ricerca del lavoro molto passiva, ti candidi e ti selezionano in base alle tue competenze in un territorio che non offre molte opportunità rende tutto molto statico.

Questi sono i scenari che sono presenti nel nostro territorio, da una parte i disoccupati e dall' altra gli imprenditori.

Chi cerca lavoro non trova molta disponibilità delle aziende. E secondo gli strumenti a disposizione  dovrebbe stilare il curriculum inviarlo alle aziende, al centro dell' impiego ed aspettare. Ed il gioco sarebbe fatto ma cosa succede nel mondo reale? 

Nel frattempo visto che il lavoro regolare è carente e probabilmente il disoccupato avrà eccessive pressioni da chi lo considera un nullafacente. Troverà un lavoro senza tutela e senza contratto che gli consentirà in poche parole di "campare" come viene usato volgarmente nel gergo territoriale. Questa soluzione penso che debba essere usata solo momentaneamente non può essere una soluzione a lungo termine. Quindi consiglio sempre a tutti di trovare un lavoro che consente di renderci semi autonomi ma di continuare a studiare e cercare di migliorare le proprie competenze. Per avere un futuro professionale migliore e poi diciamola tutta imparare nuove skill e competenze rende il nostro cervello più attivo. 

Un altro possibile scenario che spesso noto soprattutto negli ambienti della ristorazione, è quello di far competere il personale fra loro perché secondo gli imprenditori innescare un meccanismo del genere fa guadagnare più soldi nell' immediato. Questo penso che sia una strategia usata dagli imprenditori che mettono  in primo piano gli interessi personali rispetto agli interessi dell' azienda ( perché azienda significa unione di persone). 

Spesso gli imprenditori spendono cifre molte alte per macchinari e poi non pagano adeguatamente i propri collaboratori.  Probabilmente perché l'imprenditore pensa che lo strumento acquistato è di sua proprietà (quindi investe) mentre i collaboratori si devono accontentare di qualsiasi salario anzi  secondo l'imprenditore dovrebbero pure ringraziare. Ho molte volte sentito queste parole da piccola. E non le condivido per niente perché secondo me il vero motore di una azienda sono le persone no gli oggetti. Per questo penso che molti giovani di oggi  sono restii nel lavorare con imprenditori che la pensano in questa maniera.

Ora chiudete un attimo gli occhi ed ascoltate le parole di queste persone, vi lascio un video realizzato da fanpage che ho trovato su youtube. Questo video mostra per un attimo cosa significa essere disoccupati, mettetevi un attimo nei panni di queste persone. Vi lascio il video, buona visione:


 


Mentre dall' altra parte, chi cerca personale si lamenta perché non è competente, non considerando che se si offre una paga di tre euro l'ora non si  può pretendere una professionalità altissima. Se invece L'imprenditore offre una adeguata retribuzione penso che dovrebbe investire sulla formazione del personale assunto (ma una vera formazione). Che consenta di sviluppare le competenze di cui necessita l'azienda.  Se nel nostro territorio l'economia va male non possiamo risolvere il problema usando lo stesso modo di pensare. Ecco perché voglio condividere con voi questo video trovato su youtube. Che mostra in linee generali come sarebbe opportuno risolvere alcuni problemi sociali ed imprenditoriali nel nostro territorio.



Spero che le istituzioni facciano da tramite, aiutando i disoccupati ad essere più competitivi con skill specifiche ed insegnino agli imprenditori un nuovo modello di imprenditoria basato sul valore umano, collaborazione, unione, rispetto ed anche una redistribuzione della ricchezza in modo più equo. 

Post popolari in questo blog

Fondo per sostegno dei comuni marginali

La società dell'io: Porta l'individualismo sul lavoro

Arte del Riuso